lunedì 2 dicembre 2013

L'inizio più bello nella storia della musica.

L'ho già scritto in un altro post. Eppure mi è rimasto talmente impresso che non posso dimenticarlo. Ogni scusa è buona per ricordarmi questa bellissima domanda. 
In "Prove d'orchestra" di Federico Fellini, una bambina chiede a una musicista una cosa che solo i bambini sanno chiedere. Domande così arrivano solo dall'intelligenza infantile. 
"Ma dove va la musica quando finisce?" 
Non riesco a liquidare la scoperta di Wagner così in fretta. Devo dire ancora questa cosa. 
All'inizio dell'Oro del Reno Wagner si interroga sul significato contrario di quella domanda stupenda.
 "Da dove arriva la musica prima che esista?".
Nell'overture dell'Oro del Reno, Wagner immagina il punto zero. Prima non c'è nulla, siamo nel C'era una Volta. E' l'inizio della creazione, prima non esiste la musica. La musica diventa l'essenza di un'unica nota, lunghissima che ci avvolge sempre di più con la sua potenza. Ecco poi gli armonici, note le cui vibrazioni sono contenute nella nota originale. In una spirale ipnotica gli accordi ci travolgono come le onde concentriche dopo un sasso gettato nel mare. Poi la forza dell'acqua ci sorprende e ci alza chilometri da terra. L'onda altissima, sempre di più, sempre di più ci annega la mente con il mistero della vita. Prima non esistevamo, ora ci siamo. 
Provate a mollare tutto per una volta. Fatelo quando non avete in casa nessuno. Niente genitori, amici, fidanzata, figli o fratelli. Cercatevi un attimo di solitudine. Stesi su un letto, per terra, con gli occhi chiusi. Controllate il vostro respiro e provate a tornare indietro. Solo la musica può portarci all'origine di noi stessi. Dentro la pancia di una madre, immersi nell'acqua, prima di essere, prima di ogni istante ricordato. 



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