mercoledì 20 marzo 2013

Il film per far innamorare una donna


 Finalmente sono riuscito a vedere questo film. Lo so una grave mancanza. Eppure non ero mai riuscito a vederlo, e questi giorni di malattia sono stati l'occasione giusta per molte cose.
Quest'attore ha un magnetismo senza paragone negli ultimi annni, forse dopo le grandi star come Bradi Pitt e George Clooney, entra di diritto nell'olimpo dei mashi Alfa del cinema, almeno quel tipo di uomini che tutti noi maschi vorremmo essere.
Sto parlando de "Le pagine della nostra vita" e lui è Ryan Gosling. Il segreto di ogni storia d'amore è la capacità di attraversare ogni tempesta, ogni ostacolo o limite. Non ci può essere vero amore senza pena. E' la difficoltà, l'impossibilità di un amore, a rendere possibile un amore. Quante volte, quante volte sentiamo quella fatidica frase che i nostri amici ripetono fino allo sfinimento: "E' troppo un macello, ci sono mille donne al mondo, fottitene". "Siete di due ambienti così diversi". "Ha un carattere impossibile meriti di meglio". E no, proprio no. Volere a tutti i costi, senza se e senza ma.
Bè se avete la fortuna di uscire con una ragazza che vi piace parecchio, e se avete una seconda fortuna, ossia che lei questo film non l'ha mai visto, bè procuratevi il dvd. Non scaricatelo da Internet, vi prego. Aprire un dvd originale ha un fascino, significa che voi a quel film ci tenete, che siete uno spirito romantico, che non lo avete scaricato semplicemente, voi non siete un tipo dozzinale.
Buona visione!

lunedì 18 marzo 2013

L'Opera nel cinema: la scena più bella


La presenza dell'Opera nel cinema è un dato di fatto. Malgrado a tutti possa sembrare una realtà fuori dal tempo, l'Opera è una realtà che ha mantenuto intatto il suo fascino. In questi giorni di malattia ho avuto la fortuna di ascoltarmi finalmente intera l'Andrea Chenier. Ho scoperto così che un'aria di quest'opera è la protagonista della scena più famosa dell'Opera nel cinema. E' incredibile cosa riesce a fare il cinema. Un film può arrivare a spogliare tutto fino ad arrivare alla radice profonda della bellezza. Se facessi sentire quest'aria a una persona immaginaria, qualcuno senza nessuna esperienza in fatto di lirica,  quasi sicuramente non gli direbbe un granché. Per sentire i brividi infiniti della musica lirica, bisogna prepararsi, capire il contesto, leggersi un libretto, vedersi due ore di balletti e cori. Il cinema riesce a saltare tutti questi passaggi, come una freccia infiammata arriva a quella radice oltrepassando ogni ostacolo. Sto parlando di Philadelphia ovviamente. Quella scena dove Tom Hanks è l'uomo malato di Aids che fa guerra al suo ufficio dove è stato licenziato. Un avvocato segue la causa perché a quanto pare non ci sarebbe giusta causa, la ragione sarebbe dovuta a discriminazione sessuale: il protagonista infatti è omosessuale. Consapevole che si tratta della sua ultima battaglia perché destinato a morire per la sua malattia, un giorno, durante una discussione fra lui e il suo avvocato per ripassare il dibattimento, il protagonista si alza dalla sua poltrona, e passeggiando con l'asta a cui è appesa la flebo, fa ascoltare quest'aria. Allora tutto il velo di questa musica si alza ed eccola la bellezza, ora è impossibile non piangere.

sabato 16 marzo 2013

Niente barba


Da un po' di tempo sta diventando una specie di fissazione. Come mi giro vedo uomini fighissimi con la barba. Sono già un paio di anni che i miei amici non se la tagliano, e devo dire che non stanno male affatto, oltretutto i risultati con l'altro sesso non hanno ritardato ad emergere in questi ultimi tempi. Sulle riviste e in rete spopolano le foto dei vip. In facebook sta girando una foto con una rassegna di tutti gli attori che si sono fatti crescere questa fottuta barba. L'equazione di chi ha concepito questa scheda è: la barba fa bello. Leggo un libro sul funzionamento della mente e leggo che le donne sono attratte dalla barba, in quanto sarebbe un segnale del forte tasso di testosterone presente nell'uomo.
Ebbene a me questa barba maledetta non cresce, oltretutto mi dà fastidio. Sono stato malato una settimana intera, con una tonsillite fortissima. Fra febbre, deliri, e dieta forzata dal mal di gola, non sono uscito praticamente dal letto. Unico risultato positivo ho pensato: finalmente vedrò se in una settimana un po' di barba mi cresce. Dopo essermi guardato nello specchio finalmente lucido ho scoperto che qualcosa è uscito, sì, un allevamento di vermicelli da pesca. Peli lunghi e radi che si guardavano smarriti sul mio volto a sua volta smarrito. Ok ragazzi, mi farò delle pere di testosterone!!

martedì 12 marzo 2013

Dalla Littizzetto a San Lorenzo

Tempo fa ho fatto una piccola pazzia. Ho portato il libro che ho scritto, con un panettone, a Linus di Radio Deejay. Ho attraversato mezza Milano una mattina, ho imparato a pagare per entrare in zona Ztl, ho incontrato il simpaticissimo Nicola, portiere della radio, e gli ho consegnato un bel panettone gigante con il mio libro. C'era dentro una letterina nel libro, con la mia mail. Ok Linus non mi ha mai risposto, non che ci credessi ma almeno ci ho provato.
Questo Sabato volevo fare lo stesso con la Littizzetto che al Sabato trasmette da Torino nel programma La Bomba. Partiamo da Milano io e un mio amico, convinti che la Littizzetto trasmettesse da Radio Veronica One. Prima di partire compro una teglia enorme di pizzette e focacce e una mega colomba, e ovviamente porto ancora il mio libro, stampato in pochissime copie da una fotocopisteria della mia zona. Dopo circa due ore di viaggio, arriviamo a destinazione. Appena scesi il mio amico mi fa: DAI FAMMI MANGIARE ALMENO UNA PIZZETTA, CHE POI NON POSSIAMO TENERCELE NOI? E ALLA LUCIANA LE DAI SOLO LA COLOMBA CHE TI E' COSTATA UN OCCHIO? MACCHE' faccio io VOGLIO FARE LE COSE IN GRANDE!
Arrivati al portone della radio entriamo nel mega palazzo, punto allo studio dopo aver superato l'androne. Mi apre un tipo con la faccia scura che, molto infastidito, mi dice che Luciana non trasmette più lì da un pezzo. Risultato? Mattinata buttata via, mi sentivo come uno che avesse preso un due di picche da una donna. A quel punto sconsolatissimo vedo Luca che apre il pacchetto e mi dice BENE! ORA CE LE MANGIAMO NOI! Nella mia macchina, dopo tre giorni, c'è ancora odore di focaccia e pizzetta. Dopo dieci pezzi ci guardiamo e ci diciamo VABE' ORA BASTA!
Poi la mattinata comincia a svoltare, il destino prende forma, il nostro daiamon, il nostro angelo custode, ci porta a fare due passi a Torino ed entriamo nella piccola e affascinante chiesa di San Lorenzo. Una guida ci invita gratuitamente a sentire la spiegazione e noi insieme agli altri ascoltiamo queste parole fantastiche.
"Questa chiesa è a pianta ottagonale. Otto lati di forma convessa che spingono l'uomo che entra a guardare in altro, verso il centro di tutta la chiesa. La volta. Lo spettatore è spinto, spinto ad abbandonare le difficoltà di questa vita, espressa dalla forma della chiesa con i suoi lati spigolosi per portare l'occhio verso questa luce che la percorre in lungo e in largo. Capolavoro sublime di Guarino Guarini. Ci sono due momenti nell'anno in cui quattro oblò vengono illuminati dalla luce che piove dall'alto per un gioco di luci che solo matematicamente Guarino Guarini ha potuto ricostruire. La Chiesa così si fa racconto, emozione, teatro".
Alcune volte la vita ti risolve in modi nuovi le tue delusioni.

domenica 3 marzo 2013

Le 5 scene d'amore più belle nella storia del cinema

Si sa che amo le provocazioni, e mi piace parlare dei film che hanno segnato il mio tragitto percorso su questa terra. Sono un pellegrino come tutti, e ogni tanto è importante ricordare le fermate. Queste sono le mie scene (e i miei film) d'amore preferito.
E' solo la mia classifica delle cinque scene d'amore più belle nella storia del cinema.
Al quinto posto metto questo film, poco conosciuto, e uno dei più belli di Al Pacino. Si chiama Paura d'amare, Frankie e Johnny il titolo originale. E' la storia di un uomo uscito dal carcere che cerca di ricostruire la sua vita. Fa il cuoco in un fast food e si innamora di una cameriera che lavora con lui. Detto così sembra una storia come tante. Ma il suo bello è che stiamo parlando di una storia fra persone che occupano il gradino più basso della scala sociale, tradite dalla vita e che fanno fatica a fidarsi degli altri. Lei è una donna delusa dagli uomini, e con una paura fottuta di ricominciare ad amare. Questa à la scena dove lei comincia ad avere dei dubbi e a credere che la loro storia non possa continuare. Guardatelo!
Al quarto posto scelgo una delle mie attrici preferite. Nei film d'amore, quasi sempre la donna rappresenta l'oggetto dell'amore dell'uomo. Spesso non è lei la vera protagonista, non è lei a non essere corrisposta, non è lei a subire le pene dell'inferno per conquistare la persona che ama. Solitamente nei film d'amore la donna è solo bellissima e non deve far altro che essere sedotta. Barbara Streisand è una donna SOGGETTO. E' donna a 360 gradi. Ha forza, energia, è disposta a fare qualsiasi cosa per conquistare il suo sogno. Guardate questi tre film se non lo avete fatto, soprattutto se siete una ragazza: Come eravamo (già citato in un altro post), Il principe delle maree, L'amore ha due facce. Ho deciso di segnalare quest'ultimo e scegliere una scena esemplare.
Al terzo posto scelgo un altro film del grande Robin Williams. Al di là dei sogni. Un film visionario e in anticipo sui tempi. Dopo la sua morte il protagonista finisce dritto in paradiso, ma sua moglie incapace di sopportare il dolore si perderà nella disperazione. La sua scelta sarà il suicidio, e la sua fine l'inferno. Il marito deciderà di scendere negli abissi dell'Ade e di salvarla con un moderno Orfeo.
Al secondo posto scelgo il perdono. E chi mi meglio di Muccino poteva descriverlo? Il perdono dopo un tradimento è l'atto d'amore più grande che si possa fare. Significa rinunciare all'orgoglio e forzare la propria memoria spingendosi a dimenticare il male subito. La scena  finale dell'Ultimo Bacio è una delle scene più commoventi del cinema italiano.
Al primo posto c'è solo lui. Non è una scena d'amore fra un uomo e una donna. E' una scena d'amore fra un uomo e la sua terra. Nel suo ultimo film, stracitato nel mio blog, Troisi impersona un postino. Un postino che sembra odiare la sua isola. Una terra che non gli permette di realizzare i suoi sogni. Eppure nello scrivere una lettera a Neruda, il poeta che è diventato suo amico ma che ora non c'è più, Mario Ruoppolo decide di registrare tutti i suoni della sua isola. Penso che non ci siano parole per descrivere queste immagini. Voglio solo dire che se dovessi salvare un solo fotogramma, se qualcuno dovesse costringermi a salvare un solo fotogramma, salverei questo: un microfono che tenta disperatamente di registrare il suono di un bellissimo cielo stellato.