giovedì 26 settembre 2013

Quentin Tarantino e Ludovico Ariosto

Sono mesi ormai che tento di finire l'Orlando Furioso, è una lettura impegnativa ma la mia speranza è che rispetto ad altre letture qualcosa si infili il più possibile nella mia memoria. La speranza, insomma, è di ritenere un po' di più quello che leggo. Che bello quello che diceva Dante: che non è scienza, senza lo ritenere, l'avere compreso. Ebbene due giorni fa ho rivisto Django di Tarantino, e mi sono accorto che questa violenza, così vituperata nei film di questo regista, non è poi così lontana dai poemi cavallereschi.
Basta leggere le gesta di Orlando, Ruggiero, Mandricardo, Rodomonte, Astolfo, Marfisa. Quando leggi l'Ariosto leggi duelli degni dei più violenti film di Tarantino, teste che volano, sangue che inonda i prati, braccia che saltano, spade che penetrano cuori.
In realtà la violenza e la guerra sono dentro l'uomo. E' lì. Non possiamo farci niente. Ci spaventa e ci affascina. Ci terrorizza, ma non riusciamo a staccare l'occhio. L'arte non può fare altro che esorcizzarla, sublimarla insomma. E allora c'è poi una così grande differenza tra questo Django che uccide senza pietà per liberare sua moglie dal folle proprietario delle piantagioni di cotone e Orlando che libera donzelle rapite dai ladroni ? Da cavalieri che aiutano donne imprigionate su uno scoglio in attesa di essere sbranate da un'orca assassina?

lunedì 23 settembre 2013

La mania dei muscoli. Magic Mike



Più di tre anni fa mi sono iscritto in palestra. Fra pause e riprese sono passati tre anni e, diciamolo pure, non sono cambiato di una mazza. Come se non bastasse, sono tre mesi che non riesco a riprendere per colpa di un dolore al braccio destro che proprio non passa. Eppure un po' di rabbia mi viene, quando vedo questi fottutissimi corpi così muscolosi. Ma come fanno quelli della pubblicità? Loro non devono andare al lavoro, litigare con i clienti, fare la spesa, compilare fogli excel al computer, far funzionare macchine complicate in una catena di montaggio? Vanno in palestra otto ore al giorno? Credo il problema stia tutto nell'età. E' inutile illudersi, a trent'anni è troppo tardi! Quindi me li devo dimenticare: addominali, bicipiti, tripiciti, pettorali non arriveranno mai. Però quanto sono fighi questi tizi di Magic Mike, e diciamolo una volta tanto che tutti vorremmo essere così: piacere per il solo fatto di essere.

A parte tutte queste fesserie che ho scritto fino ad ora, Magic Mike è un bellissimo film. Soderbergh è una certezza. Mi fa impazzire l’uso della fotografia, i suoi colori, così delicati carichi di intimità. Non riesco a capire come fa, ma mi è sembrata di rivedere i personaggi di Traffic e di Erin Brocovich: c’è una vulnerabilità dietro la forza di Mike che lo rende così umano da desiderare di essere come lui dal primo all’ultimo fotogramma.

venerdì 20 settembre 2013

U Parrinu - Christian Di Domenico


La scorsa settimana è stata un po' difficile, e soprattutto caratterizzata da una bella delusione. Ne parlerò tra qualche post. Per ogni delusione, quasi sempre, c'è una bella sorpresa. Ho trovato nel mio paese, per caso, un manifesto che pubblicizzava uno spettacolo teatrale. Avevo capito subito che si trattava di un monologo teatrale, e io adoro i monologhi. Affinché una sola persona sia in grado di intrattenere un pubblico per un'ora e mezza, ci vogliono enormi capacità. L'uso della voce, delle luci, dei colpi di scena. Battute, cambi d'abito, musica. Ma soprattutto c'è bisogno di una voce che sia capace di trascinarti per luoghi e avvenimenti che ti facciano dimenticare che sei seduto su una sedia in mezzo ad altra gente. 
Christian di Domenico ne è capace eccome. Lui parla e tu vedi la Sicilia, quella bella e quella brutta. Quella fatta di scogli e natura che ti schiaffeggia con tutta la sua bellezza. Poi c'è la Sicilia di cui tutti sappiamo, ma di cui spesso non ci importa nulla. Sommersi dai nostri luoghi comuni non ci importa di conoscere tutte quelle storie di gente che è capace di combattere, e parlare fuori dal coro. 
Era tanto tempo che non vedevo un teatro così. Un teatro senza parrucche, e vestiti ingombranti. Senza canzoni e balletti. Un teatro che non vive solo di dizione perfetta e diaframma bene impostato. Più da un palco togli più hai bisogno di idee. Le idee arrivano quando non hai niente e devi colmare un vuoto. Christina Di Domenico racconta la sua storia personale colmando tutti questi vuoti, con una prova straordinaria. 

domenica 15 settembre 2013

I 5 baci più belli nella storia del cinema

Continuo con il giochino dei miei film preferiti. Questa volta voglio prendere in considerazione l'idea stessa del bacio. Il modo in cui viene presentato, come si presenta, e l'importanza che assume per ciascun regista. 

La quinto posto metto sempre Gabriele Muccino, per il film che me l'ha fatto scoprire. In "Come te nessuno mai" il protagonista si confida alla fine con il fratello: la sua migliore amica si è innamorata di lui, e in quel senso proprio non l'aveva mai considerata. Come si fa a capire se una tua amica può diventare qualcosa d'altro? Il consiglio del fratello è bellissimo: baciala, se ti piace significa che potete iniziare a stare insieme se no lascia perdere. Ebbene allora lui corre a perdifiato con l'obbiettivo e va da lei per baciarla. Il tutto riassunto in questi due link, 

http://www.youtube.com/watch?v=CSlW8Ola7C0
http://www.youtube.com/watch?v=HlNCU1StVhU

Al quarto posto scelgo questo film che ha pochi anni, ma che si è subito rivelato un capolavoro. E' uno dei baci in ascensore che più mi hanno colpito. Il protagonista, chiuso in se stesso, ex delinquente, privo di qualsiasi espressione d'affetto, improvvisamente bacia la donna che accompagna solo per proteggerla dal cattivo, chiuso in ascensore con loro. E dopo il bacio lo ammazza di botte. Letteralmente. Sto parlando di Drive ovviamente. 


Al terzo posto per me c'è questo piccolo film. UNa delle prime apparizioni del compianto heath ledger. 10 cose che odio di te. Alla fine del film la protagonista, delusa dal suo amore, legge una poesia strappalacrime perchè si è sentita usata da lui, solo per vincere una scommessa. Alla fine lui saprà come rinconquistarla. 


Al secondo posto metto "Notthing hill". Il primo bacio che lui non si aspetta dalla grande star del cinema, perchè lui è un signor nessuno. Delicato e intenso. Una sceneggiatura perfetta. "Surreale ma bello".


Al primo posto non potevo che scegliere questo film. Ho sempre cercato di scegliere qualcosa di non banale, un po' ricercato, ma come si fa a non scegliere questo film? Troppo perfetta la scena finale di Ghost, ti strappa tutta la pelle di dosso, e quella musica, lei che bacia un fantasma che intravede appena. C'è qualcosa di più delicato di un bacio che non puoi quasi sentire? Qualcosa di più romantico? 

giovedì 5 settembre 2013

Paura delle giostre


Bisogna sempre fare i conti con le proprie paure. E' quello che ci succede tutti giorni. Mi sono sempre chiesto per quale motivo, quando mi trovo nei parchi di divertimento, certe giostre mi terrorizzino così tanto. Domenica scorso ho deciso di violentare la mia paura. Oscurare il partito della mia personalità che mi diceva in continuazione:  "tu lassù non ci andrai mai". Avete presente quella specie di cannone che vi spara in aria in verticale e poi vi lascia crollare in caduta libera su una piattaforma altissima?? Bene, fino all'ultimo istante, avrei voluto fermare l'omino che schiaccia il bottone dello start. Alla fine ho resistito. In cima ho sentito il sedere staccarsi dalla seggiola della giostra: il cuore si era fermato e un pugno nello stomaco si era manifestato nel mio animo! Tu guardi gli altri e sembra che non provino nulla, tu invece ti caghi sempre addosso. Alla fine ero fiero di me, bianco come un cencio ma fiero di me.