sabato 9 maggio 2015

Il giorno più bello della mia vita.


Era un po' che volevo scrivere questo post. Complici mille situazioni, non mi decidevo mai a farlo. E' che forse, stavolta, è un po' personale. 
Comunque, qualche mese fa, mi è venuta in mente l'idea di un racconto. Racconto che sicuramente non scriverò mai, perchè quando ci pensi troppo ad una storia, poi perde tutta la magia. 
Ho immaginato un tizio che, arrivato alla fine della sua vita, vede un angelo apparire ai piedi del suo letto. L'angelo gli rivela un segreto, e cioè che Dio concede a tutti gli uomini, prima di morire, la possibilità di rivivere il giorno più bello della loro vita. Lui è contento del regalo, però non sa proprio quale giorno scegliere. L'angelo gli dice di non preoccuparsi perchè Dio lo sa già qual è il giorno più bello della sua vita. Così quando l'uomo lo rivive capisce, capisce che quello che aveva vissuto era stato davvero il giorno più bello della sua vita, peccato non essersene accorti quando l'aveva vissuto davvero per la prima volta. 

Così questa idea non è venuta a casa. Un giorno, da solo in casa, ho voluto fare quello che in tanti dicono che non bisognerebbe mai fare, ossia rivedere i vecchi filmini. La volevo rivedere perchè stava cominciando a sbiadire il ricordo, perché mi sentivo in colpa ... forse non sentivo più tutto quel dolore, e non capivo se questo era giusto o sbagliato. Quasi quasi volevo stare male ancora una volta, magari non così tanto, ma un po' sì. Perchè una vita così non se ne può andare e basta. 

Non a tutti è dato rivedere il giorno più bello della propria vita, soprattutto quando ce ne siamo completamente dimenticati. Quel filmino l'avevo fatto io, quando mi credevo un grande regista. Niente paesaggi o grandi vedute, solo vita vissuta. 
Siamo in montagna, e lei è lì che tenta di fotografarci, ma non si accorge che nella macchina non c'è nemmeno il rullino, così la prendiamo in giro. Siamo in macchina a raccontarcela e lei racconta una di quelle storie della sua vita che nessuno ascolta ma che è bello fingere di ascoltare solo per il bellissimo suono della sua voce. Poi siamo seduti su un panchina in un parco e mi chiede se nel panino voglio mortadella o prosciutto crudo. Stiamo facendo una salita e riprende mio padre perché le era stato detto che il percorso era breve e tutto in piano per arrivare al rifugio. Ridiamo, ridiamo un sacco, e mi accorgo che così io non rido più. Siamo in quattro in macchina, e ora mi guardo intorno e non c'è proprio più nessuno. Magari un giorno avrò anche io la mia famiglia, e dietro ci saranno i miei figli, e a fianco mia moglie, ma non sarà più la stessa cosa. Perchè la spensieratezza che ti dona l'amore di tua madre non ci sarà più. Mai più. E' questa la cazzo di verità. Fa male rivederla come se lei fosse lì, ma almeno sono contento perchè adesso so che quello era stato il giorno più bello della mia vita. Mi spiace solo che nella vita non ci sia qualcuno che ti picchia la spalla e ti dica: "Non ti distrarre maledizione, non pensare ad altro, e concentrati. Concentrati su questo momento perchè oggi, caro mio, è il giorno più bello della tua vita".