giovedì 9 dicembre 2010

Maria Callas e Woody Allen

Cosa salverà il mondo?
L'ultima scena di Manhattan di Woody Allen è una delle mie preferite:
lui è steso sul divano e pensa a tutti i motivi per cui vale la pena vivere, le cose per le quali una vita diventa un'esperienza fantastica. L'arte che ci nobilita insieme alla nostra quotidianità. Il protagonista con una specie di microfono collegato a un registratore cita la sinfonia Jupiter di Mozart, Gershwin e il sorriso della ragazza che ama (la figlia di Hemigway non a caso). A questo elenco mi sia permesso aggiungere un'altra cosa caro Woody e credo tu sarai d'accordo. La metterei tra i primi posti.
Sto parlando della voce di Maria Callas. Ve ne parlo perchè in questi giorni sono riuscito ad ascoltare il Rigoletto di Verdi, una di quelle opere di Verdi che non ero mai riuscito ad ascoltare per intero. Mi sono ritrovato per le mani due versioni differenti: in una c'era la Callas in un'altra ... ( bè non lo dico , non è mia abitudine offendere le dive!).
Quando Maria Callas apparve, accanto all'enorme fenomeno che ne scaturì qualche voce tentò di gridare allo scandalo. I puristi indicavano nella voce della Tebaldi l'esempio più valido del belcanto.
Quando ascolti la Callas, in effetti, qualcosa di strano lo senti subito. Sembra che la voce prima di toccare la nota, prima di fare quello che in uno spartito c'è scritto, faccia qualcos'altro, è come un singhiozzo, una pausa, un sospiro nascosto, una sortita fra altre altezze. Ci sono momenti in cui penso che dentro quella voce ci sia nascosto un angelo, qualcosa che non può essere terrestre. Maria aveva capito prima di chiunque altro che la tecnica nuda e cruda non è sufficiente a trasmettere al pubblico il senso drammatico del personaggio.
La voce della Callas è la fusione perfetta, a mio parere, del canto e della recitazione. La drammaturgia che diventa musica, il canto che si trasforma in teatro.
Sentite Violetta esplodere in Amami Alfredo, la violenza di quella voce ci sommerge come un'onda alta dieci piani, ascoltatela quando impersona Leonora nel trovatore: quando la Callas canta dell'incontro con il Trovatore Manrico, ci sembra già che la sua vita verrà distrutta da una passione senza speranza.
Caro Woody, ti prego rifai quella scena e inserisci la Callas!!!

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