sabato 5 ottobre 2013

Il cacciatori di canzoni, Masterpiece, e una chiacchierata con Fabio Volo.


È passato esattamente un anno da quando ho finito di scrivere il mio romanzo. E non ho mai voluto scrivere il titolo. Oggi lo faccio anche perché ieri mi è successa una cosa incredibile. Il mio libro si chiama "Il cacciatore di canzoni". 

Anche se non sono riuscito a pubblicare questo libro, è davvero strano quante cose assurde ti posso capitare. In un post precedente ho scritto di aver vissuto un’esperienza poco piacevole, ma in realtà è stata un’avventura, come tante nella vita. Mesi fa è apparso un annuncio sulle reti rai: era possibile inviare un manoscritto per essere selezionati ad una trasmissione: Masterpiece, un vero e proprio talent per scrittori. Per scherzo mando il manoscritto. E dopo un paio di mesi mi chiamano per davvero. A Roma per un provino. Ovviamente in meno di un secondo mi monto la testa. Già mi vedo sugli scaffali delle librerie pronto a trionfare, senza riuscire più a districarmi tra vero e falso.  Quando mi presento al provino, il castello di carta crolla senza pietà. Credo che momenti così uno li aspetti tutta la vita, quei momenti in cui devi tirare fuori tutto te stesso. “Presentati Giovanni”, “Raccontami del tuo carattere”, “hai un lato oscuro?”, “Se dovessi vendermi il tuo libro in trenta secondi?”. Non riesco a spiccicare parola, tutti i miei anni da attore di teatro, i miei cortometraggi, la mia esperienza come venditore. Mi sento un cazzone. Perso, smarrito e senza parole. Ovviamente ho saputo definitivamente di non essere passato. Poi mando un messaggio alla mia trasmissione radio preferita “ Il Volo del Mattino”, come mille altre volte,. Non ci posso credere ma mi chiamano, e parlo in diretta con Fabio Volo a proposito di questa carambolesca avventura. Bè non andrò in televisione, non pubblicherò il libro, ma è bello quando ti succedono queste cose inaspettate. Grazie Fabio, mi sono davvero divertito! Da quanto ho finito queste pagine la mia voglia di raccontare mi ha portato ad essere una specie di calamita impazzita. E forse parlare con lui è stata per me la più bella sorpresa.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti posso garantire che la stessa identica cosa è capitata a molti che, al provino, hanno parlato di brutto per quasi un'ora! Ah Ah Ah!

Unknown ha detto...

Grazie mille anonimo del contributo! Un abbraccio di cuore ;)

Gabriella ha detto...

E tu non mollare, lo dico a te come lo dico a me ogni giorno.
Un saluto

Unknown ha detto...

Grazie davvero Gabriella! in bocca al lupo anche a te per il tuo sogno!