domenica 18 dicembre 2011

American Beauty - discorso del sacchetto

Credo che per molta gente sia più saggio rivedere vecchi film che tentare di vederne di nuovi rimanendo costantemente delusi. Mille storie, mille volti, mille lacrime, mille risate. Ma poi alla fine cosa resta? Cosa resta di tutte le pagine che leggiamo, delle storie che ci raccontano in televisione, delle canzoni che ci invadono ogni secondo di vita?
Nel film di Federico Fellini "Prove d'Orchestra" una musicista racconta che una volta un bimbo riuscì a farle una domanda bellissima: "Signora, ma dove va la musica quando finisce?"
Molte immagini ti rimangono nel cuore soprattutto perchè legate a un preciso periodo storico della vita, in particolare dell'adolescenza, faro primario di tutto il percorso che seguiremo in futuro. Ho rivisto American Beauty e quando è arrivata la scena del sacchetto che vola mi stavo mettendo a piangere di nuovo. La conosciamo tutti quella scena: un ragazzo spiega alla sua nuova ragazza un filmato che ha girato tempo fa: un sacchetto che vola nell'aria danzando figure bellissime per quindici minuti. Sono queste le cose che ti rimangono addosso, i veri tatuaggi del cuore: un monologo di una persona che racconta quanto è bello e straziante vedere un sacchetto che vola. "Alle volte c'è tanta bellezza nel mondo che sento il cuore franare, da non riuscire a sopportarla". Una forza benevola che sembra volerci proteggere e dire che nulla è sbagliato, nulla è per caso, che ci urla di non preoccuparci, di non accapigliarci, di non disperare mai.
Mai.



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