sabato 15 gennaio 2011

A casa con Mamma

Bè che dire. E' stata una settimana alquanto sottotono, ma tutto sommato illuminante.
Non ci si rende mai davvero conto del valore della vita, delle sue più intime accezioni, non si comprende mai il significato di esistere, quest'incommensurabile fortuna se non quando si è immobili, afflitti da una temperaturea corporea in lievitazione. Sto usando una marea di termini senza senso solo per dire che ho avuto la solita influenza. Si vede che i postumi continuano a farmi dire fesserie.
Nonostante le vacanze di Natale mi sono rilassato più in questi due giorni di malattia che durante tutte le feste comandate. Coccolato e viziato da mia madre. Non c'è niente di più rilassante, di sentire una mano che ci cerca la fronte per assaggiarne il calore, il rumore di un cucchiaino che nell'altra stanza sta preparando una bevanda calda da portarci a letto, sentirci chiedere "vuoi una tazza di latte? Una spremuta? del Magnesio? Vitamina C? VVinC? due fette di marmellata? due fette di riso soffiato bagnate nell'olio? un brodino ? Una minestra di verdure passata o non passata?".
Riesci a goderti tutto in quei momenti chissà perchè: il cinguettio degli uccellini che nonostante il freddo stanno cominciando a tornare, la luce del sole che ricomincia un po' a farsi strada, riesce perfino a sopportare i programmi di Barbara D'Urso del pomeriggo cinque che ho guardato con un copertina sul divano in sala con mia madre.
Bè insomma in questi momenti penso che sia proprio un peccato tornare a lavorare!

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