lunedì 8 luglio 2013

Sei personaggi in cerca d'autore

Ci sono opere che invece rimangono sospese per anni.
Lo devo leggere ... lo deve leggere ... lo deve leggere.
Poi arriva l'occasione: una nuova malattia, l'ipad nuovo che ti gira per mano, e l'unico libro che puoi scaricare gratuitamente: Sei personaggi in cerca d'autore.
L'ho letto tutto senza staccarmi mai. Che pioniere e che genio. Da ragazzo, durante i primi anni delle superiori e sul finire delle medie, pur non riuscendo ad arrivare al nocciolo della sua poetica, Pirandello mi aveva sempre affascinato, per la sua volontà di scendere come un minatore nei recessi più nascosti della psiche umana.
Il teatro rispetto al cinema è pieno di limiti, ma forse sono proprio i suoi limiti a renderlo così affascinante: non si possono fare troppi salti di luogo, la narrazione è un fluido continuo che non contempla montaggi, non esistono i primi piani e per visualizzare un'espressione, per sentire lo stato d'animo di un personaggio insomma, ci vogliono tantissime parole. Le parole.
Durante le prove di uno spettacolo teatrale irrompono sulla scena sei personaggi che uno scrittore non ha saputo trasformare in un'opera compiuta. Così vogliono e pretendono che gli attori abbandonino quello che stanno rappresentando affinché la loro storia diventi rappresentabile agli altri.
Un tentativo destinato a fallire. Come un lunghissimo mea culpa Pirandello riconosce il limite invalicabile dell'arte, rendendo questo dramma una gemma assoluta del panorama letterario mondiale. Chi scrive, chi recita, chi canta, chi dipinge, nessuno potrà mai strappare alla vita quella verità assoluta che vive nella nostra esperienza. Ed è quello scarto mai colmato a delimitare la zona grigia dove nascono gli incubi del teatro Pirandelliano.
Un bell'estratto:

1 commento:

Riccardo Mainetti ha detto...

Ti faccio i miei più sinceri complimenti per il tuo magistrale intervento sui "Sei personaggi in cerca d'autore"!
Complimenti davvero!