sabato 27 aprile 2013

Iron Man 3


Devo essere sincero. Non ne posso più di supereroi. Posso dirlo? Tutto sommato i film sui supereroi non mi sono mai dispiaciuti. Li ho sempre visti con piacere. In fondo rappresentano la proiezione della nostra inespressa volontà di potenza. Primo poter volare. Secondo distruggere il male. Terzo fama e successo. Anche se a me sarebbe sempre bastato avere la forza sufficiente a non scappare quando mi si presentavano situazioni spiacevoli. Di fronte l'energumeno di turno che voleva strapazzarmi per futili motivi la soluzione finale si è sempre dimostrata quella di scappare.  A parte questo, Iron Man 3 sembra la parabola finale di un mondo che non sa più cosa dire. Quanta paura hanno i registi di annoiarci? Quando il nostro interlocutore ha paura di annoiarci il risultato è praticamente sempre la noia. Quante esplosioni ci vogliono ancora più di quelle che in questi anni di cinema americano ci hanno propinato sui grandi schermi? Quanti ponti devono crollare? Quanti aerei devono precipitare? Quanti morti devono risuscitare? Quanti cattivi devono morire? Quante armi superteconologiche devono essere ancora inventate?
Ma non è finita, tra poco sarà la volta dell'uomo di acciaio e del nuovo Thor. Va bene tutto, ma qualche idea nuova no?
Ebbene sì lo ammetto per metà di Iron Man 3 avevo gli occhi chiusi. Non per paura. Ma per un sonno mortale. Forse era colpa del cattivo di turno?

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