lunedì 9 luglio 2012

I 5 monologhi più belli nella storia del cinema

C'è qualcosa che sta completamente sparendo dalle sceneggiature cinematografiche. Spinte dall'esigenza di non perdere mai, nemmeno per un solo secondo, l'attenzione dello spettatore i montaggi si fanno sempre più movimentati, veloci e improvvisi. Cambi di scena continui, epilettici quasi: colpi di scena, lotte, effetti speciali, voli pindarici. Ma dove sono finiti i monologhi?
Il monologo nasce essenzialmente dal teatro e solo pochi registi abili sono capaci di portare sul grande schermo questo salto narrativo. Nel monologo la storia si ferma, c'è una persona che parla, sparisce l'azione, perfino l'immagine e l'attenzione si sposta sulla parola. Non una, ma molte parole. E' uno dei momenti che amo di più nel cinema ed è stato per tanto tempo presente nel cinema americano anche se oggi è praticamente scomparso. Come si fa a reggere una ripresa fissa sugli occhi di un attore per più di un minuto? Come fare a concentrare la tensione nella voce e nell'espressione di un volto che concentra su di sè, per così tanto tempo, le fila e il senso di tutto quello che abbiamo visto fino ad ora?
Era tanto tempo che volevo scrivere questo post e questa è la mia personale classifica dei migliori monologhi nella storia del cinema:

Numero cinque: Woody Allen, Manhattan: Allen descrivere tutte le cose per cui vale la pena vivere

Numero quattro: Woody Allen, Basta che funzioni: il protagonista proprio all'inizio del film spara a zero sul modo di vivere dei propri contemporanei, concentrati su preoccupazioni futili e senza sensa.

Numero tre: Smoke. Il racconto di Natale più bello della storia del cinema, camera che si avvicina lentamente agli occhi del narratore Harvey Keitel

Numero due: Robin Williams in Will Hunting. Discorso da pelle d'oca che lo psicologo Robin Williamsn fa al ragazzao genio disadattato. "Puoi aver letto tutto sulla Cappella Sistina ma non puoi sapere che profumo si respira là dentro"

Numero uno: Al Pacino in Profumo di Donna. La difesa grandiosa che il tenente fa del ragazzo nella scuola che lo vuole espellere. Rivisto mille volte.

Provate voi a fare la vostra classifica! E' solo un gioco, la lista sarebbe infinita, per quanto mi riguarda questi sono i miei monologhi del cuore


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