domenica 20 novembre 2011

Amore caro, amore bello, bella biagio!!

Non ho mai amato molto Biagio Antonacci come cantautore, anche se solo per una questione puramente soggettiva. Non si possono definire certo brutte le sue canzoni, nè tantomeno dire che non sia capace di cantare. E' il suo modo di di dichiarare troppo amore l'amore, di urlarsi  romantico nel suo genere, con quella voce grattata a tutti i costi, sofferta per dover soffrire.
Eppure nessuno era stato capace di riproporre in una maniera così viva la canzone di Bruno Lauzi. Uno dei cantautori della scuola genovese più limpidi e genuini. Una scrittura semplice, essenziale e pura. Senza colpi di scena o effetti speciali. Una scrittura vicina alla mente e al cuore.
Ho riscoperto un verso di questa canzone che mi ha trafitto in questi giorni. Mi ha dato una speranza, e mi ha fatto ricordare com'ero e come mi piacerebbe ritornare. In fondo mi ha tratteggiato dentro quello che non sapevo esprimere.

Che strano all'improvviso mi sento Arlecchino
rido, ballo ti prendo per mano

Quante volte nella nostra vita ci siamo sentiti così? Vicini ad una donna, passeggiare con lei e improvvisamente sentirti davvero Arlecchino, muoversi come un bambino, parlare in falsetto, camminare a zig zag con i passi e la mente. Ridere e ballare dentro ogni secondo passato con lei. Sappiamo bene che le donne che ci hanno fatto sentire così non possono essere tante, e che sentirsi Arlecchino è un fenomeno astrale che si ripete con la rarità di un eclissi di sole. Eppure è bello sperarlo di nuovo, sperare che riaccada. Ascoltarlo in una canzone così ben descritto non può farci che bene. Bravi Biagio! Qui sotto il link

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