giovedì 22 settembre 2011

Adele - Someone Like you a Massenet

Mezzanotte e ventinove.
E' da una settimana che mi è piovuta addosso a mo di pietra questa canzone. Non conosco benissimo l'inglese ma queste parole vengono pronunciate talmente bene che il senso mi è arrivato subito preciso.
Ed è pazzesco se penso che proprio in questi giorni ho ascoltato per la prima volta una delle opere che mi mancavano: il Werhet di Massenet. Pur essendo mondi lontanissimi, mi è sembrato quasi che Massenet e Adele parlassero a distanza di quasi cento anni.
E' incredibile come certi temi si ripetano nel corso dei secoli; sono temi che nonostante gli sconvolgimenti che il mondo ha subito, nonostante la crisi e tutte quelle che seguiranno, non potranno mai tramontare. L'uomo troverà modi sempre più avanzati per comunicare:  telefono, cellulare, internet, facebook, ma continuerà sempre e comunque a soffrire per amore. Perchè possiamo essere un centurione romano, un pubblicano, un fariseo, un beduino del deserto, possiamo essere uno schiavo, un vassallo, un servo della gleba, un feudatario, un repubblicano, un trovatore, un menestrello, possiamo crederci imprenditori, ingegneri, direttori, dirigenti, artisti, parlamentari, presidenti, amministratori; ma tutti, tutti noi, tutti e nessuno escluso, saremo per sempre costretti e magari anche per fortuna a soffrire per amore.
Nella canzone "Someone Like you" Adele in un testo ispirato parla al lui che non è più il suo lui. Qualcuno le ha riferito che adesso lui sta con un altra. E lei gli augura tutto il bene del mondo e si ricorda con serentià i momenti vissuti insieme. Spera che la nuova lei sappia dargli tutto quello che lei non ha saputo donargli. Ci sono quattro versi ad un certo punto della canzone che mi hanno assolutamente tolto il respiro: sembrano la traduzione letterale del testo francese di Massenet. Nell'opera Werther non può avere Charlotte: la donna che ama perchè promessa sposa ad un altra persona, rammenta allora il primo momento in cui i loro sguardi si sono incrociati e a quei momenti del loro primo incontro in cui tutto sembrava ancora possibile.
Sentiti i versi di Adele:

Sai, il tempo vola
Solo ieri vivevamo le nostre vite insieme,
Eravamo nati e cresciuto nella foschia estiva,
Uniti dalla sorpresa dei nostri giorni di gloria,

E ora queste le parole di Wether nell'opera di Massenet, e stiamo parlando di cento anni fa:


Ah! Com'è distante quel giorno di intimità e dolcezza
quando i nostri occhi si incontrarono
per la prima volta...
quando fummo soli insieme
per un tempo così lungo ... così vicini uno all'altro ... senza dirci una sola parola.
... a ancora come sentimmo su di noi dai cieli un raggio
di luce suprema che sembrava sorriderci
al di sopra della nostra muta emozione.
Non c'è proprio niente da fare che capolavoro l'essere umano!



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