lunedì 8 dicembre 2014

Magic in the Moonlight


Il mondo può anche essere privo di scopo, ma non si può certo dire che sia del tutto privo di una certa magia. Con questa frase Allen esplicita il senso di tutta la sua ultima opera. Combattuto fra l'evidente razionalità della vita e l'insopprimibile desiderio di qualcosa che non sia visibile e facilmente comprensibile, diviso fra l'idea di Dio e l'idea di un non senso a tutto ciò che ci circonda, scisso fra la verità e l'illusione, fra ciò che fa stare male e ciò che ci fa vivere bene, Allen costruisce una storia d'amore che rapisce e incanta. 
Perché ci possiamo dire atei convinti, materialisti e illuminati; ma non si può sopravvivere ai giorni senza sentirci parte di uno scopo, senza credere nell'esistenza di un'anima gemella, di un amore che ci soverchia. Ogni uomo sulla terra ha bisogno di un'illusione: una passione per il lavoro, per una donna, o anche per la nostra madre natura, ma senza quel respiro sulla pelle, senza l'ombra che vediamo dietro di noi, senza l'occhio di una telecamera immaginaria che riprenda il film della nostra vita, con i nostri difficili rancori e amori e delusioni e fantastici immaginari momenti di inesprimibile gioia, non si può, non si può dire io vivo. 
Magico Woody Allen.

Nessun commento: