lunedì 25 luglio 2011

La scuola di Atene e la vita autentica

Se a qualcuno di voi capitasse di andare almeno una volta a Roma nella vita; ho il mio personalissimo consiglio. Ognuno vi dirà cosa non potete assolutamente perdere. Premettendo che non mi considero un profondo conoscitore della città eterna, vi segnalo solo quello che mi ha sconcertato.
Nei musei vaticani, ad un certo punto, si arriva alle sale di Raffaello. E poi eccola lì, davanti a voi: la scuola di Atene. Un'opera talmente famosa che chiunque abbia fatto un liceo la conosce. Probabilmente molti l'avranno pure studiata alle medie. Eppure io non ricordavo il centro del quadro, non ne ricordavo il senso ultimo. Al centro Platone e Aristotele si sfidano: Platone indica il cielo, il luogo delle idee: avverte il compagno della supremazia dell'idea sul mondo. Aristotele indica la terra, la supremazia della realtà e della materia.
Guardate gli occhi dei due personaggi: ognuno è totalmente convinto della validità del suo pensiero, ognuno non ha negli occhi nemmeno un'ombra di dubbio. E' uno scontro eterno che invita tutti noi a fare una scelta.
Ho pensato che un quadro come quello ci mette di fronte alla necessità di una scelta. E' una scelta che ognuno di noi deve fare ad un certo punto della sua vita: cosa è più importante, cosa conta di più? Su cosa basare il percorso del nostro esistere? Cosa è autentico davvero ? Il lavoro, un lauto stipendio, una casa e una macchina che tutti potranno invidiarci, una modella brasiliana al nostro fianco che sta con noi perchè la conseguenza naturale del potere della materia; oppure qualcos'altro, qualcosa che non si può toccare che sta al di sopra di noi, nello spazio che Platone indica fermamente al compagno Aristotele.
Nel finale del film Somewhere di Sofia Coppola il protagonista, attore superquotato di Hollywood che conduce una vita dispendiosa e senza limiti, telefona alla sua compagna in lacrime, disperato e le dice questa frase devastante "Ci sono momenti in cui non mi sento nemmeno una persona".
Il vangelo di Matteo recita questa frase, non mi ricordo nemmeno se ve l'ho già citata; "Là dov'è il tuo tesoro, là sarà il tuo cuore": più alto è il tuo progetto, quello che tu consideri tesoro più tu sarai quel tesoro. Più tu convincerai te stesso a spingersi nello spazio indicato da Platone, più tu abiterai e sarai quella bellezza.
Bene direi che ho scritto abbastanza

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