mercoledì 19 marzo 2014

Il più grande romanzo del nuovo millennio si chiama Breaking Bad.



Raskolnikov, Gregor Samsa, Amleto, Lear, Edipo, Medea, Dorian Gray. Ulisse, Ettore, Orlando. Madame Bovary, D’Artagnan, Anna Karenina. Personaggi, personaggi senza tempo, al di là del tempo e che non smetteranno mai di dire a tutti noi chi è l’uomo. Ogni sfaccettatura, ogni cambio di direzione,  ogni imprevisto, ogni sorpresa.  Insieme a tutti questi io metto Walter White. Forse il più grande regalo che l’artista di questa serie televisiva ci ha regalato in questo nuovo millennio. Pura letteratura e un vero miracolo. Ho fatto le due e mezza di notte ieri per completare questa avventura ormai iniziata un paio di mesi fa. Ho letto un po’ di libri di psicologia, psicanalisi e neuroscienza in questi anni. Solo una cosa credo di aver compreso davvero. Per quanto gli scienziati e gli psicologi si affannino esisterà sempre un quid nell’animo dell’uomo che nessun calcolatore, per quanto potente, potrà mai misurare e afferrare. Ci provano sempre a chiuderla questa bella equazione: l’uomo è il prodotto di genetica, ambiente ed educazione. Purtroppo è un castello di carte destinato a crollare quando l’incredibile e insondabile bellezza della mente umana si affaccia ai nostri occhi. Solo l’arte, solo l’arte ci fa scoprire quel quid. Solo la musica, la letteratura, la pittura. Solo il cinema e il teatro. Le storie ci fanno smarrire. E una storia come questa ci lascia smarriti alle porte della nostra identità. Walter White è la parabola che ci fa sentire vivi, ci trascina nell’abisso delle nostre paure e dei nostri sogni. Quello che vorremmo essere ma che abbiamo paura di raggiungere. Walter White ci schiaccia con la sua cattiveria germogliata da una pianta sana. Dalla sua bontà che appare come luce in una palude di sangue. Ci fa provare l’amore e l’odio. Comprendiamo noi stessi negli occhi di questo attore incredibile. Breaking Bad è e sarà per sempre un’esperienza che non ci può lasciare. Non saremo più come prima, e l’indicibile smarrimento che attraversa la visione è un discendere nel nostro essere. Breaking Bad è un viaggio nell’anima. Il più grande romanzo del nuovo millennio si chiama Breaking Bad.

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