giovedì 25 ottobre 2012

La frutta: antidepressivi naturali.

C'è un film di Kiarostami di cui non so assolutamente il titolo. Ho provato a cercarlo in internet, ma senza fortuna.
L'Ombra dentro di me in certi momenti sembra prendere il sopravvento. Sto leggendo un libro di Jung per quello uso questo termine, giusto per darmi un po' delle arie. Bisogna sempre cercare qualche antipressivo naturale nella vita. Senza esagerare, il cibo offre molto aiuto in questo senso. Per molti, il miglior antipressivo al mondo è da sempre il cioccolato. Peccato che a me proprio non piaccia, ho sempre trovato il cioccolato, di qualsiasi tipo e forma, troppo "cioccolatoso". Il mio antidepressivo preferito è da sempre la frutta. Non ce ne sono di storie.
In quel film senza titolo un personaggio recita più o meno questa frase.
"Osserva la tua tavolta nel trascorrere di un anno. Ad ogni stagione, un frutto diverso. Più di un frutto diverso dall'altro. Elementi che si completano nel trascorrere di un anno. E ora dimmi quale padre riempirebbe la tua dispensa con più cura di quanto Dio non faccia con noi?"
Che bella questa frase... quando arriva il primo inverno mi piace assaporare il sapore dei primi mandarini, delle prime arance. Quel succo così meraviglioso. Un gusto quello del mandarino che rende superfluo l'uso di qualsiasi spazzolino dopo il pasto. Che bello non è annusarsi poi le dita in continuazione? mi annuso le dita profumate del mandarino e mi sento già meglio. E l'uva poi? mi sento un imperatore romano e immagino file di ancelle che mi guardano assaporare quel sapore celeste. Allora viva l'uva, l'arancia, il mandarino, viva la pesca che ci ha lasciato in questa torride estate, viva la mela sempre presente, viva la pera dolce e delicata.

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