sabato 25 giugno 2016

The Floating Piers. Io ci sono stato. E' un sogno.


Non so più da quanti mesi non aggiorno questo blog. Una pausa così lunga forse non l'avevo mai presa, tentato quasi dal non scrivere più nulla. Però come si fa a non lasciare una traccia dopo aver visto the floating piers? 
L'arte contemporanea che cos'è ? Se non un urlo dell'uomo contro l'assurdità della vita? La nostra civiltà ha imbrigliato i nostri istinti, i nostri desideri, la nostra animalità, per fare crescere a dismisura l'uomo e permettergli di governare questo pianeta. Ma l'arte ci sa risvegliare come un incantatore di serpenti, come il pifferaio magico. 
Christo è il pifferaio magico di questo millennio. Io ci sono stato, e fa impressionare vedere tutta questa gente tornare bambina, fare file lunghe chilometri, aspettare sul pullman due ore e mezza, tre, per attraversare il lago, su una passerella colorata. Tutti in fila, gustando l'acqua che ci solletica i piedi. Sentire i critici parlare di festa paesana, fa ridere. Chi ha il diritto di pronunciarsi sull'arte? Christo regala un emozione, un punto di vista, una scommessa, un salto carpiato nel tempo. Un'esperienza di vita, un ricordo, qualcosa che si deposita nel cuore. Siamo tutti albatros, come la poesia di Baudliere. Siamo poeti che camminiamo ridicoli su quella passerella, ballando sull'acqua, ma nessuno ci deride, perchè ognuno di noi vola con la mente e con il cuore. Il resto è silenzio, e il chiacchiericcio che ho sentito in questi giorni è assurdo nei confronti di un'opera che dona un frammento di infinito, ad ognuno che voglia assaporarla. Provare per credere. 

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